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DCA Diagnosi

I DCA vengono diagnosticati secondo specifici criteri presenti nel Manuale Diagnostico e Statistico delle patologie psichiatriche prodotto dall’American Psychiatric Association oggi alla sua 5° edizione (DSM-5°).

I quadri diagnostici sono stati aggiornati per cui ad es. l’amenorrea non figura più tra i criteri necessari per la diagnosi di anoressia nervosa.

In ogni caso i DCA sono così suddivisi:

  • l’Anoressia Nervosa, si caratterizza per la consistente perdita di peso corporeo, al di sotto di un indice di massa corporea di 18,5 kg/m2; l’intensa paura di ingrassare anche se si è sottopeso; disturbi della propria immagine corporea; eventuali condotte di compenso
  • la Bulimia Nervosa, si caratterizza per ricorrenti episodi di abbuffate alimentari; comportamenti di compenso volti a evitare l’aumento di peso, come il vomito autoindotto, l’uso improprio di lassativi o di diuretici, il digiuno protratto o l’esercizio fisico eccessivo
  • il BED (Binge Eating Disorder o Disturbo da Alimentazione Incontrollata) condivide con la bulimia nervosa gli episodi di abbuffate, ma non le pratiche di compenso volte a impedire l’aumento di peso, per cui i soggetti possono sviluppare nel tempo una condizione di obesità

Esistono in realtà anche altre forme cliniche come la Night Eating Syndrome, come la Reverse Anorexia del maschio, come l’Anoressia atletica, l’Ortoressia, etc. ancora non classificate.
Al di là delle categorizzazioni, in tutti i DCA il nucleo psicopatologico comune è rappresentato dall’ideazione fobico-ossessiva sul cibo e sul corpo. A causa della componente fobica il soggetto presenta contenuti ideativi (pensieri) di paura verso il cibo, vissuto come potenzialmente pericoloso, e verso il corpo mostrando un esagerato timore di ingrassare. La componente ossessiva invece si manifesta con la presenza di pensieri intrusivi di difficile allontanamento, di continue ruminazioni riguardanti la necessità di controllare quanto entra nel corpo (conteggio delle calorie), quanto rimane (controllo ossessivo del peso) e quanto viene eliminato (abuso di lassativi, diuretici, vomito autoindotto, consumo di calorie attraverso l’iperattività fisica). La necessità ossessiva di controllare tutto determina la messa in atto di rituali attorno a cui ruota l’intera giornata, fino a che, nelle forme più gravi, non rimane spazio per nient’altro che non sia il pensiero del cibo.

I sintomi bulimici e anoressici si possono presentare isolatamente o in modo alternato nella stessa persona. E’ però comune a tutti il pensiero ossessivo nei confronti del cibo, sia che lo si viva con repulsione sia che rappresenti l’oggetto di un desiderio irrefrenabile; le modificazioni del tono dell’umore in senso depressivo, una maggiore irritabilità, una chiusura alle relazioni, stati d’ansia e preoccupazione intervengono rapidamente.

La presenza di disturbi organici secondari, dovuti alla malnutrizione nella bulimia ed alla denutrizione nell’anoressia, rappresenta la conseguenza naturale di una patologia psichica che investe così massicciamente il corpo: sul piano organico infatti cominciano a manifestarsi alterazioni ormonali, amenorrea secondaria alle alterazioni ormonali, squilibri elettrolitici, alterazione della termoregolazione, alterazioni nella funzionalità d’organo come cuore, reni e fegato, etc.

La diagnosi e l’eventuale terapia sono ulteriormente complicate dal fatto che tale corteo sintomatologico si instaura in diverse strutture di personalità: la struttura di personalità rappresenta una sorta di scheletro psichico che sostiene e dirige tutte le esperienze cognitive, emotive e relazionali del soggetto, caratterizzandole di un proprio stile individuale.
La valutazione psichiatrica della struttura di personalità è fondamentale per individuare un trattamento terapeutico patient focused.

Per citare alcune condizioni cliniche tra le più frequenti:

  • in una struttura di personalità di tipo Borderline, la patologia DCA andrà letta all’interno di una multi-impulsività come uno degli aspetti sintomatologici tra cui sono possibili anche l’abuso di alcool o di sostanze e l’autolesionismo fino ai tentativi suicidari; di conseguenza la prognosi sarà legata all’evoluzione di tutta la sintomatologia generale.
  • in una struttura di personalità con marcati tratti Ossessivi, la patologia alimentare può assumere un significato difensivo ed essere caratterizzato da una marcata rigidità e inamovibilità: l’obiettivo primario sarà allora la ricerca di una forte alleanza e fiducia con il terapeuta di riferimento per arrivare all’accettazione delle cure e al cambiamento.

Se ne deduce quindi l’importanza di diagnosticare non solo il DCA (secondo i criteri del DSM-IV), ma una diagnosi psicopatologica complessiva, che valuti anche i tratti o i Disturbi di Personalità ed eventuali altri disturbi in comorbidità.

L’Anoressia nervosa presenta una spiccata comorbidità psichiatrica. Le patologie più frequentemente associate sono la Depressione nelle sue diverse declinazioni, il Disturbo ossessivo-compulsivo e altri Disturbi d’ansia come la fobia sociale e l’attacco di panico; nella forma purgativa l’Anoressia si può associare alla dipendenza da alcool o da sostanze. 

Anche la Bulimia nervosa presenta una comorbidità importante soprattutto con i Disturbi depressivi e l’abuso di sostanze.

Un’altra frequente associazione che coinvolge tutti i DCA è quella con i Disturbi di Personalità, tra i quali soprattutto il Disturbo Borderline e quello Ossessivo ed Evitante.